Fondo archivistico Francesco-Monterumisi-Museo della-Guerra-Rovereto


Natale di guerra

17 dicembre 1916 ... mesi di rombi di cannone alle spalle, altri mesi di sibilo di mitragliatrice come futuro.

Giriamo per le città addobbate a Festa: luminarie, profumo di zucchero caramellato, vociare di bimbi, caldi guanti, cappotti morbidi ...

Loro, giravano per le trincee addobbate dalla neve alta, illuminata dalle battaglie: odore di cadaveri, vociare di pallottole, manopoline più o meno calde, mantelline bagnate ...

Feriti che invocano casa, lettere che giungono dalle famiglie lontane, bramosamente sperate; pochi minuti ove isolarsi e per un tempo troppo breve non sentire né vedere nulla, solo il caldo abbraccio delle parole della mamma, della moglie, della fidanzata a scaldare un cuore profondamente e definitivamente turbato.

Erano giorni tristi, dove la malinconia aumentava esponenzialmente, dove il desiderio di tornare a casa tuonava più forte di un 305.

Giovani Ragazzi diventati improvvisamente troppo vecchi.

C’è chi dovrebbe dirigere quelle Giovani Vite e sta più dietro nelle retrovie.

C’è chi ha la vita  strappata da chi quella Guerra l'ha voluta e ora 17 dicembre 1917 sta al caldo nei Palazzi del Potere

C’è chi impazzisce

Tutti rimangono mutilati a vita nel fisico e nell'anima

Si censurano le lettere, si manda alla fucilazione chi si rifiuta di combattere, ci si mutila per non andare in prima linea ...


Spegnete le luminarie, dimenticate il profumo dello zucchero caramellato

I bambini d'improvviso silenziosi, 

Niente guanti né cappotto

Mettete una dose elevata di paura non solo del domani ma già del presente

Chiudete gli occhi 17 dicembre 2021 

Natale alle porte ...

A Te che hai perso quella Medaglietta, a Te, a Voi, che troppo Giovani avete dovuto subire cose inimmaginabili, a Voi Tutti buon Natale.

 

Sonia Carrain